Rivincite

Stamattina ho svegliato Google con Amada mia di Paolo Conte.

È un po’ una rivincita questa di svegliare Google al mattino. Prima di fare il pensionato mi svegliava lui, in genere con suoni sgradevoli. Ora, al mattino, quando mi rendo conto di essere sveglio, o giù di lì, gli chiedo di farmi sentire la prima canzone che mi viene in mente. A volte la scelgo la sera, prima di addormentarmi. A volte durante il giorno, mi imbatto in qualche musica, magari dimenticata da tempo, o anche qualcosa di nuovo, e posticipo la dolcezza dell’ascolto fino al mattino successivo.

Quindi colazione al Bennet. Il mondo non mi aveva fatto trovare del latte in frigo e quindi gli ho detto: “Sai che faccio ? Vado a fare colazione al bar”, un’altra rivincita insomma. C’è un bar qui in paese, ma fanno il cappuccino col latte a lunga conservazione e non lo sopporto. Bennet quindi. Il supermercato apre alle otto e mezza, ma i bar intorno sono aperti un po’ prima. L’angolino bar del McDonald è piuttosto accogliente. Sembra frequentato più che altro da habituè., Tutti salutano le commesse per nome e si raccontano pezzi di vita. Certo è tipico dei bar, ma un po’ insolito in un fast food.

Cappuccino, croissant e subito sigaretta sotto il portico all’ingresso. Pioveva e non ci si poteva avventurare fuori. Fumavo guardando i mattinieri che entravano a fare la spesa. Guardavo le due colonne all’ingresso, enormi, alte una decina di metri. Di cemento verniciato. Il cemento era poroso, pieno di buchi, ti chiedi se reggano. Probabilmente cemento della Mafia, con qualche poveraccio sciolto dentro. La verniciatura mi ha colpito: un’unica spirale che ricopre tutta la colonna. Immagino fatta con una pistola a spruzzo, molto precisa e di inclinazione uguale sulle due colonne. Ho passato un po’ di tempo a chiedermi che tipo di meccanismo abbiano usato per ottenere quel risultato, di certo non le hanno fatte a mano, ma non sono riuscito a immaginarlo.

Finita la sigaretta, entriamo al supermercato per comprare il latte. I dipendenti sono all’opera praticamente dappertutto a riempire di prodotti le gondole e i banchi del fresco. Forse solo al lunedì sono così in ritardo. Guardavano i clienti con l’aria “ma che ci fate già qui ?”. Il latte Alta Qualità non c’era. Nei week end finisce sempre e probabilmente non erano ancora arrivati al refill di quel settore. Mi chiedo perché non ne mettano di più visto che va a ruba.

È passato un signore vestito da cowboy, con tanto di cappello a falde larghe e arrotondate, e il giaccone a frange. Era sottobraccio a una signora sulla settantina, anche lui aveva grosso modo quell’età. A quell’ora neanche stonava nell’ambiente.

È un’ora strana per il supermercato.

10 pensieri su “Rivincite”

  1. È bello cominciare la giornata con il pianoforte, il kazoo e la voce di Paolo Conte. Ed è piacevole, dopo tanto tempo, il ritorno alla lettura dell’Imbarazzo dell’Asceta: un episodio isolato o una nuova continuità? Boh …

    1. Spero sia una nuova continuità. Ho scoperto che scrivere richiede una autodisciplina maggiore di quella che mi sento addosso ultimamente, ma farlo mi piace molto e farò leva su questo 😊

  2. Bentornato BLOGGER!!!
    Condivido appieno l’auspicio di Pigreco, come già io ti ho sollecitato ripetutamente di tornare a farci compagnia con i tuoi …sproloqui! :-))

    Di questo tuo ultimo “stream of consciousness” mi ha colpito in particolare l’ipotesi di tecnica di verniciatura della colonna.
    Senti, ma sei proprio sicuro che quella traccia spiraleggiante sia dovuta alla verniciatura, meccanica secondo te, e con un fantomatico tool automatico ad altissima precisione?

    Non sarà mica che invece sia solo l’impronta della gabbia usata per colare il cemento, magari fasciata con un nastro attorcigliato a spirale? e magari poi la vernice, stesa a mano da un abile (ma anche no) artigiano “venuto dall’Est” ha solo ricoperto la traccia del cemento sottostante…
    Che ne pensi?

    Urge un sopralluogo, una perizia non ripetibile. Ma in presenza anche della controparte (me 😉 )

    1. PS: chiedo scusa per il termine “sproloquio”. Era ovviamente …in senso affettuoso! 🙂
      Dai, lo sai che ti leggo sempre con estremo piacere e curiosità.
      Non ti far pregare a lungo ora per il prossimo sp…unto di lectio magistralis

    2. Se passi da Ivrea andiamo a peritare, sul fatto che la traccia sia dovuta alla vernice e non al cemento tendo a essere convinto, ma di fronte a misteri del genere è facile cadere in errore 😀

  3. Peccato non poter caricare immagini!
    Provo almeno con un link, se non mi viene bloccato dal firewall:

    https://www.edilportale.com/prodotti/pontarolo/cassaforma-a-perdere/tubix-t_397.html

    https://www.cimesgroup.it/prodotti/casseri-a-perdere

    Dopo il nostro scambio su whatsapp mi sono informato, ed in effetti i pilastri rotondi li costruiscono proprio così: colando il cemento in questi tubi di cartone che sono prodotti arrotolando un nastro a spirale, e lasciano quindi quella inconfondibile traccia che avevi notato tu.

    Vuoi la “rivincita”? 🙂

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