Palas de Rei

67 km a Santiago.

Se a Portomarin non c’è niente, ma almeno si imbellettava per far sembrare ci fosse qualcosa, Palas de Rei non ci prova neanche. È un paesotto un po’ cresciuto. Chiaramente cresciuto grazie al Camino che ha sostituito un’economia agricola e povera. Non ha neanche quell’ accenno di vocazione turistica che ha Portomarin credo grazie al lago. Qui, non fosse per il Cammino non avresti motivo di venire, e anche così ci passi la notte e te ne vai in fretta.

La camminata per venire qui è stata simpatica invece. Bella la strada, anche se un po’ massacrante, 11 km di salita decisa e altri 11 di discesa altrettanto pronunciata. Cielo coperto e fresco, chiacchierata piacevole con Roberto per quasi tutto il tragitto.

Roberto è la seconda persona oggi a cui parlo in spagnolo e mi risponde in italiano. Il primo era uno spagnolo di Cremona (ora è davvero spagnolo, da quando è in pensione si è trasferito da queste parti).

A Roberto ho chiesto informazioni su una chiesa di cui avevo visto il cartello, mi ha detto che non valeva la pena, ho girato i tacchi e sono andato avanti con lui. Lavorava in banca e ora è un iso jubilado come me. Ex sportivo, va deciso, ma ormai sono allenato e riesco a stargli dietro anche col mio pesantissimo zaino. L’ho pagata con due nuove vesciche.

Solita processione all’uscita dal paese, anche se sono partito decisamente presto per i miei standard. Ci sono un sacco di gruppi di ragazzi, sembrano scolaresche. Tipicamente spagnoli o tedeschi. Molto rumorosi. Dopo un po’ li perdi di vista e si viaggia più tranquilli, ma comunque è raro avete momenti in cui non hai nessuno nel raggio di 10 metri.

Il dormitorio è simpatico, i letti a castello sono tipo cuccette, con tanto di tendine per la privacy e ben due prese e un armadietto per ognuna. Accontentiamoci di questi piccoli lussi.

Mangiando un panino in un bar leggevo un giornale locale. Qui sono preoccupati di un virus zoonotico che si chiama mono, di cui sembra ci siano alcuni casi in Spagna. Tra le poche notizie che leggo sui siti italiani questa non c’è. Non è che dovremmo preoccuparci?

foto

La chiesa di Palas de Rei. Dentro c’è gente accogliente
La chiesa di Palas de Rei. Dentro c’è gente accogliente
Il paesaggio al top del percorso
Il paesaggio al top del percorso
Diversi di questi cimiteri con chiesetta dentro
Diversi di questi cimiteri con chiesetta dentro
Casa privata lungo il percorso col numero di un taxi. La foto l’ho presa per prendere nota, sai mai che possa servire, ma è una cosa interessante: può aver senso solo qui
Casa privata lungo il percorso col numero di un taxi. La foto l’ho presa per prendere nota, sai mai che possa servire, ma è una cosa interessante: può aver senso solo qui
Altra igrexa. Una barista mi ha detto che è gallego e si pronuncia igrescia. Ma quante lingue parlano in Spagna?
Altra igrexa. Una barista mi ha detto che è gallego e si pronuncia igrescia. Ma quante lingue parlano in Spagna?
Il mio letto cuccetta
Il mio letto cuccetta

2 pensieri su “Palas de Rei”

  1. Tranquillo! È solo un simpatico vaiolodellescimmie…
    Nulla di cui preoccuparsi.
    Preparati solo ad un nuovo lockdown, con chiusura delle frontiere in particolare per chi è stato in Spagna.
    Ops!

  2. Tranquillo!
    É solo un simpatico vaiolodellescimmie…
    Nulla di cui preoccuparsi.
    Preparati però ad un nuovo lockdown, con chiusura delle frontiere, in particolare per chi è stato recentemente in Spagna.
    Ops. 🙂

Rispondi