San Martin del Camino

Uscire dalle grandi città è noioso, e Leon non fa eccezione. Anzi. Sì estende di fatto per almeno 11 chilometri dal centro, e bisogna percorrerne almeno 15 prima di trovare un paesaggio che non sappia di periferia di grande città.

Uscendo siamo passati da San Marco. Non so se fosse un convento in origine, comunque qualcosa del genere, ora è un hotel a 5 stelle ed è diventato famoso, almeno tra gli appassionati del Camino, per le scene lì ambientate del film “Il Cammino per Santiago” con Martin Sheen.

Per il resto percorso noioso, quasi tutto lungo la strada.

Poco fa è passato un italiano, credo sia di Brescia, che avevo incontrato a El Burgo Ranero. Era sorpreso di vedermi qui perché lui ha fatto a piedi da lì a Leon, il tratto che noi abbiamo percorso in treno, in una botta sola. Dice di aver camminato per 39 chilometri, è arrivato stravolto a Leon e si è messo a dormire senza vedere niente. Non era molto contento neanche del pezzo di oggi: decisamente le grandi città non sono ben integrate nel Camino. Meglio usare treni e taxi.

Domani dovremmo essere ad Astorga, ma non si riesce a prenotare niente: è tutto completo. Non stupisce perché molti prenotano con svariati giorni di anticipo e spesso cancellano le prenotazioni all’ultimo momento. C’è il solito albergue municipal che non accetta prenotazioni e ha 150 posti. Partendo presto dovremmo farcela.

Stasera qui fanno la paella, 10 euro, vedremo com’è. Sono giorni che ho voglia di mangiarla.

cena

A cena il nostro era l’unico tavolo su tre non composto esclusivamente di italiani.

C’era anche una russa, la prima che incontro sul Camino, ma non voleva parlare del suo paese.

Michael, un americano del Colorado, mi ha chiesto se era la mia prima avventura da pensionato, gli ho risposto che spero non sia l’ultima.

La paella faceva cagare.

foto

La casa di Gaudì di sera
La casa di Gaudì di sera
Gaudì
Gaudì
Un tipo triste uscendo da Leon
Un tipo triste uscendo da Leon
San Giacomo
San Giacomo
Non tutti Spagna sono accoglienti
Non tutti Spagna sono accoglienti
Altre cicogne. In Spagna la natalità deve essere altissima.
Altre cicogne. In Spagna la natalità deve essere altissima.
L’interno di una chiesa poco fuori Leon.
L’interno di una chiesa poco fuori Leon.
Stessa chiesa. La papà dell’altra è antica ed appartiene alla chiesa che sorgeva in precedenza nello stesso luogo.
Stessa chiesa. La pala dell’altare è antica ed appartiene alla chiesa che sorgeva in precedenza nello stesso luogo.
Stessa chiesa, esterno.
Stessa chiesa, esterno.
Leon da una zona collinare poco lontana
Leon da una zona collinare poco lontana
Connie e Cristina che si fanno timbrare la credenziale nell’albergo a 5 stelle
Connie e Cristina che si fanno timbrare la credenziale nell’albergo a 5 stelle
L’albergo da fuori
L’albergo da fuori
Da più lontano.
Da più lontano.

6 pensieri su “San Martin del Camino”

  1. Wow! Quanta abbondanza di informazioni…
    La nuova sim funziona alla grande 😉
    Ho pensato di suggerirti la soluzione alle difficoltà di connessione fin dai primi giorni poi, però, ho avuto paura di Lory!!!
    Ce la fai a fotografare una cicogna da vicino? Hai un po’ di zoom? Mi piacerebbe…
    Qui siamo molto orgogliosi di te, bravo, stai andando benissimo.

    1. Quelle che ho fatto sono già con lo zoom del telefono, e a meno di arrampicarmi sul campanile non riesco ad andare più vicino. Ogni tanto si vedono in volo e sono bellissime.

      1. E quando sono in volo portano il fagottino? Oppure hai beccato solo quelle che hanno già fatto la consegna? 🙂

  2. Per un “povero” pellegrino, pensionato e non più di “primo pelo”, che percorre a piedi e con lo zaino in spalla una media di 20 – 25 km al giorno, cenare con una paella che fa cagare può dimostrarsi un problema molto serio! Non sarebbe meglio ricorrere ad una dieta più semplice e salutista?

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