Io e Martin siamo andati a messa. Non ho ben capito perché volesse andarci, dice che sono 15 anni che non è più praticante. Una sorta di verifica, credo. Io ci sono andato un po’ per la curiosità di sentire una messa in spagnolo un po’ per un momento di riflessione. Ho cercato di trattenere tutte le mie riserve sul modo in cui il messaggio religioso viene confezionato e, semplicemente, meditare, pregare. Ormai erano anni anche per me.
Martin è tedesco, di Monaco. Molto simpatico e, ciliegina sulla torta, fa il programmatore, in Java, e ha anche sentito parlare di Clojure.
Ci siamo raccontati un po’ di esperienze lavorative. È curioso come i problemi lavorativi siano universali.
Altra cosa universale è che a messa ci vanno solo le vecchiette. Chissà perché.
Altra cosa ancora universale è che le cicogne portano i bambini. L’abbiamo verificato con Connie e Martin, per cui è almeno universale in Italia, Danimarca e Germania.
Qui di cicogne ce ne sono tantissime, fanno i loro nidi enormi sulle chiese.
Cicogna in spagnolo si dice Ciguena, in inglese e danese stork e in tedesco schtorch.
il percorso
Un po’ noioso. Tutto lungo la strada. E comunque mi sono stancato molto, anche se le vesciche mi danno meno fastidio. Ed erano solo 16 km. Da domani mando lo zaino per posta. Oggi ho voluto riprovare, ma forse sto chiedendo davvero troppo a questo corpo di 66 anni.
Bello vedere la città da lontano, che si avvicina lentissimamente mentre cammini.
Sahagun è abbastanza grande, e il centro storico piuttosto carino.
sperone calcaneare
Ho parecchio male sotto i talloni. Martin dice che sono i tendini del piede tesi, e mi ha detto che aveva visto un video su YouTube per fare un massaggio che migliorava la cosa. Mi ha mandato il link a quello e anche a uno equivalente in italiano. La famosa efficienza tedesca. Appena posso lo guardo.
In farmacia mi hanno dato uno spray dal modico prezzo di 14 euro. Me lo sono spruzzato sul tallone al bar durante la birra serale e non mi sembra abbia fatto molto effetto.
Albergue de peregrinos Cluny
C’è poca gente, siamo in quattro gatti, sebbene sia uno degli albergue più belli che ho trovato finora. E costa solo 5 euro.
La scarsa presenza è dovuta al fatto che ormai tutti prenotano per la tappa successiva e qui non si può prenotare.
I letti sono a castello, ma in strutture di legno e chi dorme sopra non ha l’effetto terremoto a New York ogni volta che quello sotto si rigira.
È ricavato anche questo in una vecchia chiesa, si direbbe dai muri, mentre il soffitto è in legno, tipo capannone.
bici
Non farei mai il Camino in bici.
Sono in tanti a farlo, ma mi sembrano un corpo estraneo.
Per strada rompono i coglioni. Nei tratti più accidentati seguono le strade asfaltate, ma appena il sentiero è più comodo ci si buttano anche loro, anche quando c’è la strada a due metri che segue lo stesso percorso. Ed è tutto uno scampanellare e urlare per farsi strada tra chi va a piedi. Ti passano vicino urlando “Buen Camino” ma se anche provi a rispondere loro non sono più a tiro di voce. Molti viaggiano in gruppo e continuano a urlare tra loro e non ti cagano.
Li incontri negli ostelli, ma non trovi mai gli stessi due volte. Le loro tappe sono intorno ai 60 km, per cui la notte dopo sono molto più avanti.
L’altro giorno uno mi ha confessato di essere pentito di essere venuto in bici, ha detto che quando vede da lontano i pellegrini a piedi parlare tra loro ha l’impressione di perdersi qualcosa.
tre giorni senza blog
La situazione prese e internet è difficoltosa. O non trovo una presa in un posto un po’ tranquillo o il Wi-Fi, se c’è, è lentissimo.
Alla fine ho deciso di correre ai ripari almeno per il secondo aspetto: ieri ho ordinato una e-sim dati con 10 Gb e l’ho installata sull’iPhone. Neanche il Camino riesce a tenermi lontano da qualche spendacciata tecnologica. Beh, solo 24 euri. Comunque ora dovrei avere dati sufficienti fino alla fine.
El Burgo Ranero
Un altro paese in cui non c’è niente. Un paio di albergue e una chiesa. Bella però.
L’albergue è un donativo. Di nuovo scelto perché non accetta prenotazioni. Ormai non ci facciamo più illusioni sul fatto che prendano tutti quelli che arrivano. Infatti apriva all’una, siamo arrivati all’una e cinque e c’era una coda bella lunga. Entrati noi hanno chiuso. Posti finiti.
Nei donativi in genere trovi la gente più interessante. Non si viene qui per risparmiare, alla fine ho lasciato 7 euri, ma per cercare qualcosa che definirei l’essenza del Camino, e forse ce la trovi davvero. Impalpabile, eterea. Fatta di gente che sorride, che cerca di dialogare al di là delle difficoltà linguistiche.
Donativo però vuol anche dire spartano al massimo. In particolare lesinano sulle prese elettriche e sul Wi-Fi. C’era una asciugatrice riparata col nastro. Non l’ho usata. Non ho neanche lavato a mano, pioveva e non avrebbe asciugato.
Ieri sera, mentre fumavo fuori l’ultima sigaretta mi sono trovato in mezzo a un gruppo di ragazzi tedeschi, amici di Martin, che parlavano del Camino. A turno si raccontavano le cose più belle e brutte incontrate, i vari perché del farlo. Sembra che a metà strada tutti abbiano una qualche forma di crisi. Ieri Martin mi diceva di avere nostalgia di casa. Un po’ ce l’ho anch’io. E comunque tutti decidono di andare avanti. Il perché lo si capirà più avanti, dicono quelli che lo stanno facendo per la seconda o ennesima volta. Sono tanti quelli che lo rifanno, anche giovani. Tutti si lamentano che sta diventando peggio per il troppo afflusso, comunque.
treno
Oggi si va in treno.
Sono seduto per terra davanti al binario, tra poco passa il treno che porta a Leon. Ci sono diversi altri che hanno fatto questa scelta. Sembra che l’ultimo tratto delle Mesetas sia particolarmente noioso. In più devi attraversare la periferia industriale della città, cosa non divertente a piedi. In più è Domenica. In più i miei piedi hanno bisogno di riposo. In più prendere il treno era un’esperienza da fare. In più è meglio avere un po’ di tempo per visitare la città.
Forse piove, è nuvolo e fa freddino.
…o forse dal 1467 al 1993 sono gli anni che Fray Pedro ha impiegato a fare il Camino?
Tu ce ne metterai di meno, vero? 😀