Zubiri

  1. Altra tappa piuttosto difficile. Ha piovuto quasi tutto il tempo è di nuovo fango a non finire sul percorso.

distanze

Non so come hanno calcolato le distanze quelli delle varie guide. Oggi avrebbe dovuto essere di 21 km, ma il mio orologio ne ha registrato 24. Fatte le dovute proporzioni il cammino dura ben più di 800 km.

internet

La connessione fa schifo quasi dappertutto. In teoria c’è il Wi-Fi in tutti gli albergue, ma deve essere condiviso fra troppe persone. É tutto il giorno che provo a caricare il blog di ieri senza riuscirci. La vita da blogger itinerante è faticosa. Mi chiedo come facciano quelli dall’Ucraina.

lavadora e secadora

Anche queste ci sono dappertutto, ma c’è sempre una coda infinita per poterle usare. Oggi mi sono appostato per due ore per potere usare l’ asciugatrice, non potevo farne a meno perché avevo tutti i vestiti pieni di fango e fa freddino, non sarebbero asciugati per domani. Una vera secadora.

dolori

Nonostante lo zaino portato dal taxi sono pieno di dolori ai piedi e alle gambe. Boh, magari il corpo si abitua. Lo Smart watch mi sta facendo un sacco di complimenti per il consumo di calorie. Spero di perdere peso, se non altro per compensare quello dello zaino.

auberge

Qui a Zubiri è meno bello. Mi sono fermato al Municipal perché è dove ti portano lo zaino se non sai dove farlo portare, e costa poco.

Ma ospita una quarantina di persone in questo momento, e non è all’altezza di farlo.

Anche la gente mi piace di meno qui. Parecchi gruppetti chiusi.

per strada

Lungo il percorso è sempre molto bello. Si incontra gente da tutto il mondo, e in genere hanno tutti voglia di comunicare. Oggi c’erano diverse coreane, tre persone dagli USA, parecchi tedeschi e francesi. Gli italiani li vedo solo quando è ora di mangiare. Qui si cucinavano degli spaghetti.

stanza

Nella stanza ci sono sei letti occupati e sono l’unico maschio. Sono tutte abbastanza disinvolte nel cambiarsi e girano in mutande. Mi sono fatto l’idea che l’essere una stanza femminile sia una questione di percentuale: 5 su 6 ne fa una stanza da donne.

domani

Domani Pamplona, spero che i muscoli reggano.

foto

Una cancellata col simbolo del Camino
Una cancellata col simbolo del Camino
Io, in posa, alla partenza del Camino
Io, in posa, alla partenza del Camino
Segnale di stop “camino like”, espressione di un americano che me l’ha fatta notare. Non si legge facilmente ma c’è scritto “don’t” prima e “walking” dopo la parola “stop”
Segnale di stop “camino like”, espressione di un americano che me l’ha fatta notare. Non si legge facilmente ma c’è scritto “don’t” prima e “walking” dopo la parola “stop”
Vista dal ponte medioevale di Zubiri
Vista dal ponte medioevale di Zubiri
Le scarpe a fine giornata
Le scarpe a fine giornata
Lavadora e secadora dell’albergue municipal
Lavadora e secadora dell’albergue municipal

4 pensieri su “Zubiri”

  1. Questo sta diventando un piacevole appuntamento fisso: durante la colazione, prima Morning e poi la ricerca di un tuo aggiornamento.
    Avanti così, fai tante belle esperienze, noi ne godiamo a distanza. Grazie!

  2. A proposito di Puto (…è un altro dei tuoi giochi di parole? 😉 volevi essere offensivo? 🙂 ), mi chiedevo: cosa arriva lì? non è un argomento di discussione tra pellegrini, pur coi limiti della lingua?

    1. No, Puto è opera del correttore ortografico, ma in effetti non era male 😁
      In effetti qui parlano solo del Camino, credo sia una questione di sopravvivenza.

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