Anno 2050…Nonno raccontami quando l’Italia divenne una nazione così bella !
E il nonno cominciò:
< ….era il 2020, trent’anni fa. All’improvviso una epidemia investì tutto il mondo, proveniva dalla Cina …ma forse era stata portata da altri… non si seppe mai la verità ! L’Italia fu colpita prima di tutti in Europa, tanti morti, tutti chiusi in casa….paura, diffidenza, gli ospedali erano pieni di gente. Durò alcune anni….fu dura…tanto! Il governo dopo un primo momento di incertezza continuò a prendere decisioni inconcludenti. Tutti gli Italiani dettero prova di grande esempio e spirito di sacrificio. Le persone riscoprirono il valore dell’aiutarsi a vicenda.
Purtroppo la chiusura delle fabbriche e di tantissimi negozi fu il vero problema che dovemmo affrontare. Una crisi spaventosa, alla quale non eravamo preparati.>
< Ah sì, poi avete chiesto l’aiuto all’Europa e loro non ve l’hanno dato e …>
< Ma no, schiocchino ! Però hai ragione, girava anche una storia del genere qualche anno fa. Ma era una storia un po’ stupidina. L’hanno scritta persone piene di paura e odio, che vedevano nemici dappertutto, che pensavano che i problemi si potessero risolvere ognuno con le proprie forze, di fatto le cose sono andate in un modo decisamente migliore>
< Ma nonno, l’Italia adesso è davvero una nazione bellissima >
< Certo certo. Ed è bellissima anche l’Europa. Anzi tutto il mondo è diventato un po’ più bello da allora. Senti come è successo.
Chiedemmo aiuto all’Europa, all’epoca avevamo una Comunità…così si chiamava Comunità Europea. Doveva servire per fare un grande Nazione, come gli Stati Uniti. Ma in altre Nazioni, come la Germania e l’Olanda le cose non andavano male come da noi. Da una parte avevano governi più efficienti che erano riusciti a contenere l’epidemia meglio di noi, e dall’altra le loro economie erano più ricche.
Vedi, quando scoppiano queste epidemie, è successo diverse altre volte da allora, bisogna evitare che il virus si diffonda troppo velocemente e faccia ammalare troppa gente. Bisogna sbrigarsi a capire chi si è ammalato e isolarlo dagli altri, bisogna convincere tutti a cambiare le loro abitudini e restare molto tempo chiusi in casa, e bisogna capire chi si sposta, chi è stato a contatto con chi, prima che persone che sono ammalate e non lo sanno ancora possano spargere ulteriormente il contagio. E bisogna riuscire a fare queste cose molto in fretta, servono governanti che prendano decisioni lucide e rapide. E bisogna anche fare in modo che l’economia non si blocchi, perché se tutti smettono di lavorare non c’è più niente che funziona. Bisogna che chi può lavori da casa, per esempio (allora non tutti usavano internet e questo era una parte del problema), e bisogna che chi deve andare a lavorare possa farlo senza rischiare di ammalarsi, servono tanti esami medici e dispositivi di protezione, per esempio.
Beh, come dicevo, i paesi del nord Europa erano riusciti a fare tutto questo meglio di noi e, giustamente dal loro punto di vista, molte persone in quei paesi non volevano rimetterci, stare peggio, per dare aiuti che non sarebbero serviti a niente>
< Come fanno degli aiuti a non servire ? Erano davvero un po’ egoisti questi del nord.>
< Vedi, a quel tempo in Italia si era diffusa l’idea che si potesse vivere tutti senza lavorare. Qualcuno aveva messo in giro l’idea che ci sarebbero stati soldi per tutti se non fossero stati tutti nelle mani di poche persone. E che se avessimo ridistribuito quei soldi saremmo potuti stare tutti in vacanza tutta la vita.
C’era una parte di verità in questo, come in tutte le bugie. Era vero che la maggior parte della ricchezza era nelle mani di pochi, e che questo rappresentava un problema, ma, come puoi ben capire, non era vero che tutti avrebbero potuto smettere di lavorare. >
< Perché nonno ?>
< Perché la ricchezza non è come l’acqua contenuta in una serie di tazze, per cui se in una tazza ce n’è di più la togli di lì e la distribuisci nelle altre tazze e tutti ne hanno uguale. La ricchezza, il benessere, sono più come l’acqua di un fiume. Puoi togliere lo sbarramento di una diga per fare in modo di distribuirla meglio, ma è importante che l’acqua continui a scorrere. E scorre solo grazie al lavoro delle persone. E qualche diga ogni tanto serve anche, per usarla meglio.>
< Però gli aiuti ci servivano davvero, no ?>
< Certo, e infatti li abbiamo avuti. Il problema era come li avremmo usati. Gli stati del nord non ce li avrebbero mai dati per distribuirli semplicemente alla gente che stava a casa e per finanziare il lavoro dei governanti incapaci che avevamo allora.>
< E cos’è successo quindi ?>
< È successo che ci sono stati momenti di grande tensione. La Comunità Europea fu davvero sul punto di spaccarsi, ma a quel punto è successo una specie di miracolo.
Vedi, come ti dicevo, fino a quel momento internet esisteva, ma veniva usata malissimo. Non molta gente la usava per lavoro, o per studiare, ad esempio. Veniva usata per avere più scelta sui film da guardare o per scambiarsi foto con gli amici, o per fomentare odio sulle chat pubbliche. In effetti veniva usata anche come strumento di indagine e di persuasione occulta da parte di persone molto ricche e con pochi scrupoli.
Durante quella terribile epidemia molta gente è stata costretta a passare molti giorni chiusa in casa e questo ha portato un uso di internet sempre più massiccio, molta gente ha cominciato ad usarla per altri scopi. Hanno iniziato gli studenti e i professori, le scuole erano chiuse e l’insegnamento era possibile solo in quel modo. Sono fiorite molte piattaforme di auto apprendimento, ad esempio. Chi poteva lavorava da casa, e questo ha reso tantissime persone più capaci di usare strumenti informatici. Fare la spesa era un problema, perché era un problema uscire di casa, chi era ammalato non poteva neanche farlo, così molti hanno iniziato a comprare cose online. Piano piano la gente si è abituata ai pagamenti elettronici, questo in pochi anni ha poi portato alla scomparsa del denaro contante, ed è stato un incredibile apporto di ricchezza nelle casse dello stato, perché prima molti non pagavano le tasse e con i pagamenti elettronici era molto più difficile.
Ma soprattutto la gente ha cominciato a leggere di più, a studiare, ad informarsi, a sentire campane diverse. Abbiamo imparato ad affrontare i problemi insieme, e non uno contro l’altro.>
< Ma il problema col nord Europa come si è risolto ?>
< Esattamente nel modo opposto di come racconta la favoletta che avevi sentito. Gradatamente la gente ha capito che i problemi si potevano risolvere decidendo sempre più cose assieme agli altri, quindi anche insieme agli altri paesi europei. A quei tempi la Comunità Europea era in embrione. Non aveva praticamente poteri. Emetteva delle leggi che dovevano poi essere accettate dai vari paesi, e c’era il problema che alcuni paesi potevano opporsi alle decisioni degli altri anche se erano in minoranza. Insomma un pasticcio. Grazie alla crisi ci si è trovati tutti di fronte alla scelta di cancellare l’Europa o farla funzionare davvero. E fortunatamente abbiamo tutti scelto la seconda cosa >
< Anche i paesi del nord ?>
< Certo, tieni conto che anche loro ci avrebbero rimesso se l’Europa fosse finita, loro vendevano a noi tanti prodotti, venivano in massa in vacanza qui, perché il nostro è un paese davvero bellissimo.>
< E quindi com’è andata ?>
< E’ andata che qualcuno ha proposto di spostare in blocco un sacco di competenze degli stati verso il governo centrale, almeno per la durata della crisi. Quindi la gestione della produzione e distribuzione delle mascherine, dei disinfettanti, delle apparecchiature per gli ospedale e per la costruzione degli ospedali stessi sarebbe passata all’Europa senza mediazione degli stati. E così pure la gestione del tracciamento dei contagiati, e anche la gestione degli aiuti: un ente centrale europeo avrebbe controllato direttamente chi doveva stare a casa perché era ammalato o troppo a rischio di ammalarsi, avrebbe distribuito aiuti economici a queste famiglie e avrebbe aiutato gli altri a trovare un’occupazione utile durante la crisi. Molte persone hanno iniziato a fare i corrieri ad esempio, molti hanno trovato lavoro nelle fabbriche di materiale medico, molte nella distribuzione, nella scuola.
E’ stato un vero miracolo. Secoli di burocrazia inutile spariti in un attimo, privilegi incomprensibili cancellati. Politici corrotti e incapaci rimandati a lavorare (ne ricordo uno che è tornato a distribuire bibite, non negli stadi, che sono restati chiusi per un po’).
Le tasse si sono abbassate drasticamente per l’abolizione del denaro contante e per l’abbattimento dei privilegi. I servizi hanno iniziato a funzionare bene.
Insomma alla fine ci si è trovati così bene con questa soluzione che anche dopo la crisi la gente ha voluto continuare così, e molte più competenze sono passate alla gestione centrale europea. Compresa la difesa, ad esempio, e questo ha fatto in modo che molte fabbriche di armi fossero riconvertite a fare cose più utili. Chi era inizialmente diffidente ha iniziato a informarsi di più, a tenere d’occhio le scelte che i politici che aveva votato facevano in suo nome, e questo ha migliorato enormemente la classe politica.
Ed ora l’Europa è il paese più bello del mondo.
E l’Italia il suo bellissimo giardino.
Eravamo così orgogliosi di essere europei, furono anni di grande intensità emotiva e riscoprimmo di essere un grande popolo, fortunato….perché vivevamo nel paese più bello del mondo !>
< Grazie Nonno… domani me la ripeti ?
È una storia così bella !!!!! 🇮🇹>
Fate diventare vostra questa storia e NON pubblicatela, perché pochi la capiranno, ma, se siete tra quelli che la capiscono, lavorate nel vostro piccolo per realizzarla 🙏❤🇮🇹
Bravo Vincenzo è una bellissima storia 🌈 Mi piace quello che scrivi e anche il come. 👍🏻
Sì, questa tua “riscrittura” è più carina dell’originale.
E direi anche, meno utopica! 🙂